Testimonianza su San Giuseppe
Mi è stato chiesto di fare una testimonianza su San Giuseppe. Cercherò nel limite del possibile, di esprimere il mio pensiero su San Giuseppe l’uomo e santo. Diciamo subito che la Sacra Famiglia è potuta anche essere tale perché Giuseppe, uomo saggio e pio, ha sempre obbedito alla chiamata del Signore. Quando l’angelo gli chiede di prendere in sposa Maria e di nulla temere lui si fida e accetta pienamente il disegno di Dio su di lui.
Quando si fa carico della “custodia” e della nascita di Gesù, Figlio di Dio, egli fa tutto quello che è in suo potere per adempiere nuovamente senza riserve al disegno di Dio.
Questo mi fa pensare a San Giuseppe come all’uomo del: Sì. Sì all’Angelo, Sì a Dio, che si traduce in un sì a Maria e a Gesù.
Egli fu umile e povero di denaro ma straordinariamente ricco di umanità, genitorialità, saggezza e sapienza. Riuscì a modulare la sua vita in funzione della Madre di Gesù e di suo figlio stando sì in ombra ma sempre conducendo per mano entrambi nella giusta e sicura direzione come un vero padre e marito nei confronti del proprio figlio e della propria moglie. Maria e Gesù erano sicuri accanto a lui, vivevano una vita “normale” nella speciale peculiarità della loro essenza soprannaturale. San Giuseppe fu quindi definito “padre putativo” di Gesù.
Oggi si tradurrebbe padre affidatario e come tale può, a ragione, essere considerato il primo padre affidatario della storia dell’umanità. Per lui l’affido di Gesù è quello che per noi è da considerarsi l’affido familiare di tutti i bambini soli, deboli e malati che una copia accoglie nella propria casa insieme ai figli naturali. San Giuseppe nell’accettazione di una vita accanto a Maria ha anche scelto di vivere una vita di coppia sempre casta ma piena di amore e rispetto reciproco. Alla luce di quanto sopra detto ritengo che San Giuseppe abbia vissuto appieno i tre voti della vita religiosa: obbedienza, povertà e castità. Pertanto la sua grandezza e che racchiude in sé entrambe le vocazioni: sia quella sacerdotale che quella coniugale. E’ riuscito mirabilmente a coniugare in un’unica essenza di vita tutta la sacralità dell’uomo così come Dio l’ha concepito riuscendo a dare sempre la parte migliore nel silenzio e nell’ombra, certo che fidandosi del Signore egli gli sarebbe sempre stato accanto.
Rosanna Moro, Baselga di Pinè, 19/10/2021
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